'Ndrangheta in Lombardia, 27 arresti, ai domiciliari un Sindaco

‘Ndrangheta in Lombardia, 27 arresti, ai domiciliari un Sindaco

Blitz dei Carabinieri, blitz alle luci dell’alba

Le procure di Milano e di Monza hanno emesso 27 misure cautelari nei confronti di soggetti che si ritengono implicati in affari di ‘Ndrangheta.

Tra questi figura anche il Sindaco di Seregno, di Forza Italia. Il politico avrebbe favorito gli affari di un imprenditore legato alle cosche mafiose, in cambio di voti. L’accusa per lui è di corruzione.

Si confermerebbe quindi ha dichiarato nei giorni scorsi l’ex-procuratore Antimafia, Vincenzo Macrì, in un’intervista di cui avevamo riportato le frasi salienti.

La ‘Ndrangheta sarebbe quindi ben radicata anche nei territori del Nord Italia, e legata all’imprenditoria. Gli arresti sono stati effettuati nelle province di Monza, Milano, Pavia, Como e Reggio Calabria.

Dei 27 implicati 21 sono stati tradotti in carcere, 3 ai domiciliari e sono state emesse 3 interdittive, firmate dai Gip Pierangela Renda e Marco Del Vecchio.

L’inchiesta

Le indagini sarebbero partite già nel 2015. I magistrati che le hanno condotte sono: i Pm monzesi Salvatore Bellomo, Giulia Rizzo, il Procuratore della Repubblica di Monza Luisa Zanetti e i Pm della DIA Alessandra Dolci, Sara Ombra e Ilda Boccasini.

Il traffico della droga è uno dei loschi affari al centro di questa indagine, nel corso della quale sarebbero emerse anche alcuni episodi di estorsione.

Il “giro” pare avesse l’epicentro a Limbiate, dove risiedono alcuni soggetti legati alla ‘Ndrangheta e provenienti da San Luca (Reggio Calabria).

A supporto delle prove fornite dagli inquirenti ci sono anche varie intercettazioni.

Nel particolare della vicenda del Sindaco di Seregno, un imprenditore, che sarebbe stato “determinante” per l’elezione del Sindaco, avrebbe avuto interessi ad ottenere una convenzione per aprire un supermercato nella provincia di Monza.

L’operazione condotta dal Comando Provinciale dei Carabinieri è una costola dell’Operazione infinito, che nel 2010, sempre condotta dalle Procure di Milano e Monza, aveva inferto un duro colpo alla ‘ndrangheta e ai suoi affari.

 

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